I sessanta consiglieri regionali del Veneto, oltre allo stipendio regolare, ricevono il “nero”…
Ricevono un rimborso forfetario: 2.100 euro al mese.
Questi 2.100 euro mensili, a quanto mi pare di capire, sono netti ed esentasse.
Indi per cui… chi ci ha raccontato che in Regione Veneto si risparmia, si tagliano il numero di consiglieri e i vitalizi, si sono ridotte le indennità, ha scordato di specificare il fuori busta.
Costui o costoro… che dir si voglia… ha o hanno dimenticato anche di dire che i soldi per i rimborsi spese vengono presi dal “fondo di riserva per le spese impreviste“.
“Il 22 marzo, l’Ufficio di presidenza, previo via libera della Conferenza dei capigruppo, decide che a partire dal 1 aprile il rimborso forfettario non deve più finire in busta paga, ma va “girato” ai gruppi che a loro volta con bonifico bancario lo girano ai rispettivi consiglieri.
Occhio, è tutto “in regola”, nel senso che c’è una legge che lo prevede e a quella ci si richiama: articolo 5 legge regionale numero 56/1984:
Nei limiti e con le modalità stabilite dall’Ufficio di presidenza, i gruppi consiliari possono riconoscere ai consiglieri regionali rimborsi, anche forfettari, delle spese per la partecipazione ad attività di cui all’art. 3, quando le stesse si svolgano in località diverse dal capoluogo regionale o dal comune di residenza del consigliere”.
Questo si deduce dalla lettura dell’articolo apparso su Il Gazzettino!
Un conticino alla buona:
60 x 2100 = 126.000 al mese
da aprile ad oggi 126.000 x 6 = 756.000
Soldini sull’unghia che si aggiungono allo “stipendio”.
Lo stipendio è così composto – ancora dati de Il Gazzettino –
* paga base: 7.607,37 euro lordi
* indennità di funzione che varia a seconda della carica: la più alta è quella di Ruffato e Zaia, 3.072,21 euro lordi
la più bassa quella per i vicecapigruppo, 877,77 euro lordi
* diaria: 2.250 euro più una quota variabile a seconda delle presenze
* tragitti casa-lavoro rimborsati a km con tariffa Aci anche se si usa il treno
Alla faccia dello spread, dello spending review… dei pension cuts, dei blocks of salaries, della seniority, del purchasing power, degli esodati… che in inglese è ancora esodati… e di tutto quello che si può inventare…
Sul sito del Consiglio Regionale leggiamo tuttavia un comunicato dei capigruppo, titolato Nessun soldo in nero, annunciata querela a Gazzettino.
Riporto articolo:
25 settembre 2012 – I capigruppo del Consiglio regionale riuniti a palazzo Ferro-Fini hanno annunciato, all’unanimità, la decisione di sporgere querela nei confronti del quotidiano “Il Gazzettino”.
“Riteniamo – spiegano in un nota – che il titolo apparso oggi in prima pagina “Veneto, soldi in nero ai consiglieri” sia una gravissima diffamazione.
Scrivere questo significa, infatti, attribuire un reato ai rappresentanti dei cittadini veneti e all’intera istituzione regione”.
“In realtà – prosegue la nota – quanto titolato e affermato dal quotidiano in questione non corrisponde assolutamente al vero: non esiste, com’è dimostrabile, denaro in nero elargito in alcuna forma ai consiglieri. Tutto è documentato e tracciabile nel pieno rispetto della normativa”. “Per questo motivo – si legge ancora nella nota – il Consiglio regionale si riserva di assumere ogni eventuale iniziativa nei confronti di qualsiasi organo di informazione che persistesse nell’affermare il falso, gettando fango sull’istituzione”.
“Vogliamo infine ricordare – concludono i capigruppo di palazzo Ferro-Fini – che abbiamo da tempo iniziato tempo un percorso normativo per ridurre i costi della politica veneta procedendo alla riduzione del numero dei seggi, all’abolizione del vitalizio dei consiglieri, e alla riduzione complessiva degli emolumenti. Tale percorso non è completato e annunciamo che, tra breve, la certificazione di tutte le spese del funzionamento dell’assemblea regionale verrà affidata a un organo esterno a garanzia della più totale trasparenza”.
Oggi, si può leggere sempre su Il Gazzettino, i politici si trincerano ancora dietro la parola “legittimi” per i 2.100 euro al mese come “rimborso spese”. Ma qualcuno riconosce che il sistema è da cambiare…
IL SISTEMA È DA CAMBIARE???
VE NE ACCORGETE SEMPRE E SOLO QUANDO VI COGLIAMO “CON LE MANI NEL SACCO”?
SE ANCORA NON LO AVETE CAPITO, noi, cittadini normali, poveri disgraziati, noi che ci rechiamo al lavoro a nostre spese, noi che abbiamo uno stipendio ormai inchiodato, noi che guardiamo l’euro… “l’un ero” di differenza, noi ormai basiti… vorremmo capire cosa diavolo credete di raccontarci una volta ancora…???
Cari
AZZALIN Graziano, Partito Democratico Veneto
BAGGIO Luca, Liga Veneta – Lega Nord Padania
BASSI Andrea, Liga Veneta – Lega Nord Padania
BENDINELLI Davide, Popolo della Libertà – PDL
BERLATO SELLA Giuseppe, Partito Democratico Veneto
BOND Dario, Popolo della Libertà – PDL
BONFANTE Franco, Partito Democratico Veneto
BORTOLI Mauro, Partito Democratico Veneto
BORTOLUSSI Giuseppe, Bortolussi Presidente
BOTTACIN Diego, Gruppo Misto
BOZZA Santino, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CANER Federico, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CAPPON Bruno, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CAUSIN Andrea, Gruppo Misto
CENCI Vittorino, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CHISSO Renato, Popolo della Libertà – PDL
CIAMBETTI Roberto, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CONTA Giancarlo, Popolo della Libertà – PDL
Conte Maurizio, Liga Veneta – Lega Nord Padania
COPPOLA Marialuisa, Popolo della Libertà – PDL
CORAZZARI Cristiano, Liga Veneta – Lega Nord Padania
CORTELAZZO Piergiorgio, Popolo della Libertà – PDL
DONAZZAN Elena, Popolo della Libertà – PDL
FASOLI Roberto, Partito Democratico Veneto
FINCO Nicola Ignazio Liga Veneta – Lega Nord Padania
FINOZZI Marino, Liga Veneta – Lega Nord Padania
FOGGIATO Mariangelo, Unione Nord Est
FRACASSO Stefano, Partito Democratico Veneto
FRANCHETTO Gustavo, Italia dei Valori
FURLANETTO Giovanni, Liga Veneta – Lega Nord Padania
GIORGETTI Massimo, Popolo della Libertà – PDL
GRAZIA Raffaele, Unione di Centro
LARONI Nereo, Popolo della Libertà – PDL
LAZZARINI Arianna, Liga Veneta – Lega Nord Padania
MAINARDI Mauro, Popolo della Libertà – PDL
MANZATO Franco, Liga Veneta – Lega Nord Padania
MAROTTA Gennaro, Italia dei Valori
PADRIN Leonardo, Popolo della Libertà – PDL
PERARO Stefano, Unione di Centro
PETTENÒ Pietrangelo, Fed. della Sinistra Veneta – PRC Sinistra europea
PIGOZZO Bruno, Partito Democratico Veneto
PIPITONE Antonino, Italia dei Valori
POSSAMAI Gianpiero, Liga Veneta – Lega Nord Padania
PUPPATO Laura, Partito Democratico Veneto
REOLON Sergio, Partito Democratico Veneto
RUFFATO Clodovaldo, Popolo della Libertà – PDL
RUZZANTE Piero, Partito Democratico Veneto
SANDRI Sandro, Liga Veneta – Lega Nord Padania
SINIGAGLIA Claudio, Partito Democratico Veneto
TESO Moreno, Popolo della Libertà – PDL
TIOZZO Lucio, Partito Democratico Veneto
TOSATO Paolo, Liga Veneta – Lega Nord Padania
VALDEGAMBERI Stefano, Unione di Centro
ZORZATO Marino, Popolo della Libertà – PDL
siete solo sessanta tra tutti i politici che NOI manteniamo, NOI CITTADINI ITALIANI!!!
Vi rendete conto di come ci possiamo sentire noi, padri e madri di famiglia a stipendio fisso, al pensiero che di pagati come voi ce ne sono molti altri e che anche in quelle buste paga forse si dovrebbe andare a dare un’occhiata???
630 Deputati e 315 Senatori?
1.117 Consiglieri regionali?
8.094 Sindaci?
120.490 consiglieri e 35.254 assessori comunali?
3.246 consiglieri e 858 assessori provinciali?
Consiglieri Circoscrizionali… che non si sa quanti sono!¹
Fareste bene, cari politici di ogni bandiera, stipendiati da ognuno di noi, ad avere almeno la buona creanza di tacere quando non siete in grado di dare il buon esempio che noi tutti ci aspetteremmo da voi in un momento come questo.
Cominciate a fare i bravi, altrimenti, come scrive Altan, noi cittadini ci dimettiamo e vediamo allora chi ve lo paga ‘sto stipendio!
¹ dati Nocensura.com
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Cara concittadina italiana,
questi sentimenti sono, puoi immaginare, molto condivisi, specie di questi tempi.
Pensa qui a Roma!
Tra regione, comune e parlamento, questa città è diventata la grotta di alì babà e i 40 ladroni.
Il sentimento di dimettermi lo provo da tanto tempo.
Volevo creare, sul mio balcone di casa, una repubblica mia, autonoma e indipendente, con bandiera esposta e targa.
Poi mi hanno fatto notare che poteva diventare pericoloso, o forse, più ancora, ridicolo.
E allora ho creato la mia Repubblica indipendente sul blog (se vuoi passare a vedere: http://www.repubblicaindipendente.worpress.com ).
Intanto una cosa.
Quando ho provato,, all’inizio, era il 2008 (ero disperato, dopo la vittoria del centrodestra al comune e in parlamento, chissà, ero presago – che strana parola – di quello che sarebbe stata quell’esperienza), ho subito scartato l’idea di fare uno spazio dove si viveva di riflesso la storia d’Italia, ma doveva essere qualcosa di impegnato, si, ma anche di positivo, di ideale, di alto …
Non sono affatto sicuro di esserci riuscito, ma ancora oggi vado avanti, lì.
Un’altra cosa: non sono sicuro di … conoscere la procedura esatta per presentare la mie dimissioni da cittadino italiano.
Lo dico nel senso che nonostante tutto, resto più incazzato che deluso, o forse, dico meglio, so che avendo delle radici qui, dei legami, un figlio, affetti, amici, lavoro, impegno, storia eccetera, non posso andarmene, neanche virtualmente.
Questa maledizione mi perseguita e mi fa incazzare.
Ma questa è la maledizione di chi ha una coscienza (lasciamo consolare così).
E’ lei che mi trattiene per la manica.
Mi acchiappa a tradimento, quando sto a tavola con mio figlio e lui mi parla del suo futuro, di finire gli studi (adesso inizia l’università) e di trovarsi un lavoro, di farsi una vita sua. E noi, solerti genitori amorevoli, a consigliargli e indirizzarlo, dai, impara bene l’inglese, vedi di andartene all’estero, guarda lì sono civili, hanno un futuro anche per te.
Ma poi, al mattino, è peggio del mal di capo dopo una sborni.
Ti senti una … schifezza.
Ma che razza di padre può dire al suo figlio, guarda che ti ho messo sù un paese di merda, dove non puoi mangiare, devi solo mendicare il pasto a qualche miserabile politico.
E lì mi incazzo ancora di più.
Perchè so che devo fare qualcosa.
Dobbiamo fare qualcosa.
Non chiedermi cosa.
Basterebbe che stessimo un attimo ad ascoltare la nostra coscienza, quando ci dice come comportarci da cittadini.
So che questo sentimento può sembrare strano.
So, o forse, di più, lo spero, che questo sentimento di forte impegno, in questo periodo di crisi, è condiviso da tanti che fino a ieri pensavano di poter vivere per sempre da furbi.
Oggi molti furbi stanno chiudendo i negozi, stanno perdendo il posto di lavoro, stanno mendicando qualcosa a chi non sa più neanche fare promesse.
Ormai il re è nudo: anche nel senso letterale (penso anche alla bella Kate d’Inghilterra, messa a nudo dai paparazzi, tanto per dare una veste – !!!??? – fisica alla metafora). Penso anche al berlusca ed agli altri suoi accoliti di tutti i colori politici beccati con le mani nella marmellata, mentre se le pulivano nelle mutande.
Lo spettacolo è vergognoso.
Spero scuserai le parolacce che ho usato – me ne vergogno un pò, ma sono chiare, almeno – e ti saluto.
Pierperrone
Caro Pierperrone
che “volevo creare, sul balcone di casa, una repubblica sua, autonoma e indipendente, con bandiera esposta e targa, cui poi hanno fatto notare che poteva diventare pericoloso, o forse, più ancora, ridicolo…e allora ha creato la sua Repubblica indipendente sul blog (se volete passare a vedere: http://www.repubblicaindipendente.worpress.com )…
Mi ritrovo in ogni tua parola!
E hai ragione quando scrivi:”Basterebbe che stessimo un attimo ad ascoltare la nostra coscienza, quando ci dice come comportarci da cittadini”…
Il cambiamento parte da ognuno di noi e dalla nostra coscienza lasciata troppe volta a poltrire!
Citi Kate d’Inghilterra: anche il suo piccolo seno nudo hanno usato i media per distrarci da ciò che avviene in Spagna e ovunque ormai…
Creto che ci vengo a leggere il tuo blog e lo metto tra quelli che seguo.
Creiamo una catena di contatti e scriviamo, lanciamo messaggi!
Stro tentando di creare un gruppo provocatorio su fb: IO CITTADINA/O ITALIANA/O, MI DIMETTO!
E nel blog oggi creo una categoria con CONSIGLI SPICCIOLI PER REAGIRE ALLA CRISI, titolo provocatorio naturalmente…
Il primo consiglio è stato RALLENTARE E OSSERVARE…
Cosa vuoi che ti dica, amico di penna virtuale? È bello comunque non sentirsi soli anche dopo essersi “dimessi” dal proprio Paese…
Un caro saluto
Rosa