Dal sito di Liberinsieme
Carta di Pisa
Per Liberinsieme la politica è servizio civico, Corruzione, penetrazione delle mafie negli enti locali, scandali e ladrerie dei politici: non li reggiamo più. I soldi pubblici servono per opere e servizi utili alla collettività, e non per mungere chicchessia. (Manifesto della carta di Pisa).
Ci sembra che un buon passo possa essere la proposta di “Avviso Pubblico”, che facciamo nostra: “Tutti coloro che si candidano a ricoprire un incarico politico pubblico devono farsi carico di tali questioni e impegnarsi pubblicamente per risolverle, mettendo in atto comportamenti concreti e responsabili, che mirino a ricostruire una cultura di legalità, di cittadinanza, di democrazia, di partecipazione, restituendo così credibilità alla politica”. In pratica, se eletti adotteremo la “Carta di Pisa”, il codice etico elaborato per gli amministratori locali che si propongono di rafforzare e di diffondere la cultura della legalità, della responsabilità e della trasparenza all’interno delle istituzioni.
Trasparenza, regali, clientelismo, conflitto di interessi, cumulo di incarichi, decisioni trasparenti, pressioni indebite, finanziamenti, rendicontazione, rapporti con i cittadini e con l’amministrazione, nomine in Enti, ecc., rapporti con i mezzi di comunicazione e con l’autorità giudiziaria, sanzioni in caso di inadempimento sono infatti le voci di questa Carta, che serve ad amministrare con imparzialità, disciplina e onore.
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Casa di Riposo
Ci siamo opposti in questi anni sia alla ristrutturazione recente che ha mangiato una fascia del piccolo giardino presente, sia ai faraonici progetti di lottizzazione di Vangadizza, spacciati come funzionali alla costruzione di una casa di riposo nuova e più grande, con più posti letto. Il progetto Villa Pompei di Vangadizza, bocciato come avevamo predetto dai numeri (non ci sono soldi per pagare nuovi posti letto) era così poco attinente alla casa di riposo, che è stato riproposto dopo la bocciatura pari pari, lasciando il cemento e senza la casa di riposo. Siamo contrari anche ad una nuova edificazione di fianco all’ospedale: le vacche grasse sono finite da tempo, e non si possono bruciare soldi sudati con il lavoro dei cittadini e pagati in tasse, per dare lustro all’amministratore di turno. La nostra proposta è:
– che la casa di riposo rimanga lì dov’è e sia ristrutturata a stralci
– con l’avvio dei 60 posti e della nuova casa di riposo a Boschi Sant’Anna, probabilmente si risolverà anche il problema del centro Alzheimer; in caso contrario studiare una soluzione o accanto all’ospedale, o in collaborazione con i comuni limitrofi, per razionalizzare e ottimizzare le spese
– chiediamo particolare attenzione per l’accoglimento di coloro che non hanno risorse sufficienti per accedere alla casa di riposo e vivono una condizione personale e familiare di grande solitudine
– che i rappresentanti del Comune nel suo C.d.A. siano individuati per competenza e non per convenienza partitica.
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Centrale nucleare
Le conseguenza di Fukushima, che chiunque può cercarsi nel web, parlano da sole, ma purtroppo Torretta (come altri siti nel Veneto) è una delle poche zone in Italia adatte alla localizzazione di una centrale nucleare, nel passato come nel futuro.
Nonostante che il fotovoltaico abbia ampiamente superato l’energia prodotta dalle 4 centrali nucleari programmate, ci aspettiamo nuove minacce tra qualche anno dalla lobby del nucleare, e garantiamo che, se venissimo eletti, ci metteremmo di traverso con tutte le nostre forze rispetto ad una proposta per Torretta.
Il nostro passato in prima fila nel comitato antinucleare garantisce.
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Cittadini/partecipazione
· Garantire ai cittadini strumenti di partecipazione e controllo: possibilità di segnalazioni on line, referendum (a costo zero) su temi e scelte di particolare rilevanza, question time in consiglio comunale, video dei consigli comunali, sito del comune che diventi il punto di snodo delle proposte culturali, sociali e produttive che si svolgono sul territorio
· In particolare, per garantire rappresentanza alle frazioni, si propone un bilancio socio-partecipato, in modo che partecipino alle scelte programmatiche i rappresentanti di ogni frazione, scelti per estrazione e con interviste telefoniche, nel numero complessivo di una cinquantina di rappresentanti, proporzionali agli abitanti di ogni frazione -> vedi Bilancio socio-partecipato
· l’avviso per la formazione delle commissioni e dei C.d.A. va pubblicizzato al massimo, in modo che tutti i cittadini (e non solo amici e conoscenti) possano presentare la candidatura; i curricula vanno selezionati su requisiti prestabiliti come per un bando, graduati per punteggio, vagliati da un comitato di garanzia, scelti per merito ed anche per estrazione per garantire la rotazione, in modo da favorire al massimo la democrazia.
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Consulenze esterne
Ridurre le consulenze esterne tramite un migliore impiego delle risorse umane interne e corsi di formazione al personale, con ricorso ad esterni solo in caso di effettiva incapacità di adempiere all’incarico.
Non solo tagli alle spese per i consulenti esterni (schizzate nel 2013 da 55000 a 83000 euro) ma anche maggiore trasparenza: attuare procedure di evidenza pubblica sulla base della valutazione dei curricoli e a rotazione.
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Consumo di suolo
– Stop al consumo di suolo in due mosse: prima un censimento perché vogliamo sapere quante case e capannoni vuoti ci sono, e poi rivediamo la pianificazione.
Sta per essere approvato un Piano Assetto Territorio che brucerà 2 milioni di mq -330 campi da calcio-di suolo agricolo o verde, ed è prevista una mega lottizzazione a Vangadizza: ogni metro quadro coltivabile tolto alla Terra è un furto ai bambini che nasceranno e una perdita secca di autonomia alimentare per i legnaghesi
– ribaltiamo la politica dei parcheggi: meno consumo di suolo con i parcheggi (meglio un parcheggio in verticale)
– meno consumo di suolo anche per le strade: messa in atto di tutte le azioni possibili per contrastare il progetto dell’autostrada Nogara-mare, no al pedaggio sulla superstrada, cooperative per un trasporto alternativo che riduca il traffico di auto
– no preventivo a tutte le varianti al PRG e a tutti gli accordi di programma che brucino suolo agricolo o verde; nel piano regolatore sono state previste la aree edificabili, in modo che l’interessa dei privati non prevalga su quello della comunità: perché non si costruisce lì? Accetteremo varianti solo se viene recuperato il territorio con trasformazione di altrettanta area edificabile in area verde/agricola.
– mobilità sostenibile come condizione indispensabile per una migliore qualità di vita: quindi completamento della rete di piste ciclabili
– un percorso ciclabile SICURO va trovato per tutta la zona SINISTRA ADIGE: ci siamo battuti perché invece che spendere soldi per chiudere gli scavi, si usassero per la pista ciclabile per Canove; in mancanza di fondi ci sono progetti per tutelare comunque il ciclista dalle auto e per recuperare vecchie capezzagne o sentieri sterrati, vorremmo studiare il ripristino di quello del Capitello (da via Gattina)
– cercheremo tutti i mezzi per contrastare le scelte deleterie dell’amministrazione grigio-cemento di Rettondini, Longhi e Nalin: togliere le giostre dal parco e riportarle in zona stadio – bloccare il progetto del crossodromo vicino alla piscina e alla Corradina dove si va per rilassarsi e non per spaccarsi i timpani e portarlo in zona aeroporto – sottoporre il progetto del grattacielo a referendum se non si riesce a bloccarne l’iter.
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Coppie di fatto
Le coppie di fatto sono le convivenze fuori dal matrimonio, oggi frequentissime tra le giovani coppie.
Proponiamo un registro delle coppie di fatto, per tutelare le unioni civili e favorire le pari opportunità rispetto alle unioni matrimoniali, l´integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.
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Crossodromo
E’ uno degli ultimi, sciagurati progetti di questa amministrazione e riguarda la vasta area tra la Corradina e la piscina: si farà costruire una piccola palestra in una zona che non la prevedeva nel PRG, in cambio di un crossodromo per almeno 25 anni, e finchè il gestore non sarà rientrato delle spese per allestirlo e costruire la palestra.
Non ci stiamo a perdere questo polmone verde a Casette e ad assordare di rumore chi gioca a golf o a tennis o si rilassa in piscina. Ricordiamo che tutta la zona è stata sede di inquinamento del suolo, è stata bonificata, ma non sappiamo fino a quale profondità: vi sembra il posto giusto per sollevare terra con il cross e smottare terra per fare le piste?
Noi di liberinsieme vogliamo mantenerla verde o attrezzata per una pluralità di sport, anche da praticare liberamente, e che non prevedano cementificazioni.
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Cultura, tradizione e turismo
– Promuovere Legnago come “Città Slow”: per le politiche ambientali che mantengano e sviluppino le caratteristiche della zona, con infrastrutture che servano a valorizzare il territorio, e non solo ad occuparlo; per un uso delle tecnologie che migliori la qualità dell’ambiente e del tessuto urbano; per i prodotti alimentari ottenuti con tecniche naturali e senza OGM, con tutela delle produzioni tipiche in difficoltà; perché si salvaguardino le produzioni che hanno radici nella cultura e nelle tradizioni locali; perché si promuova la qualità dell’ospitalità e l’educazione al gusto dei giovani e della scuola. Oltre a mantenere le tradizioni, Legnago Città Slow attrarrebbe i turisti a vantaggio di tutte le attività di commercio già presenti.
– riqualificazione ed incentivo all’utilizzo del parco di Legnago. Strutture polivalenti di tipo “leggero”, per un utilizzo più ampio (concerti di intrattenimento, spazi di incontro, manifestazioni annuali, quali la corsa campestre, la fiera del verde…., incontri pubblici all’aperto …..) rispetto allo stato attuale. Come nei parchi pubblici inglesi, oltre che camminare e rilassarsi nel verde, c’è la possibilità di essere intrattenuti da musica e piccoli spettacoli
– Mettere in rete le offerte culturali e rivalutare le caratteristiche storiche e artistiche della città: in particolare per le biblioteche e il museo archeologico riorganizzare tutto il servizio (garantendo il funzionamento delle biblioteche senza sovrapposizioni e riportando i dipendenti comunali a fare il loro lavoro in comune) e la gestione delle spese (per prima cosa, attraverso il patto dei sindaci e i relativi fondi europei, ristrutturare il folle sistema di riscaldamento/raffrescamento del museo archeologico in modo da ridurre lo spreco di denari ed energia che oggi comporta)
– Quadrilatero e scavi: studiare una modalità di accesso agli scavi ricoperti, per visitarli e creare piccolo flusso di visitatori e gite scolastiche
– Valorizzare l’edilizia storica locale con accordi con i proprietari e istituzionalizzare le piccole organizzazioni già presenti. Ciò potrebbe costituire un primo strato di consapevolezza sul nostro territorio.
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