Nei casi di sospetta malattia professionale o infortuni sul lavoro il referto medico (artt. 365 C. P. e 334 C.P.P.) va inviato all’Autorità giudiziaria e allo SPISAL territorialmente competente.
Nel caso di malattia professionale (certa o sospetta) si rientra nell’ambito delle situazioni perseguibili d’ufficio qualora la tecnopatia abbia le caratteristiche della lesione personale grave o gravissima, o abbia causato la morte, e possa essere in relazione con l’inosservanza delle norme di igiene o di sicurezza del lavoro.
L’ente preposto alle indagini giudiziarie per conto della magistratura in caso di infortuni gravi o di malattie professionali è lo SPISAL, Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro.
Fin qui, il procedimento è chiaro.
Ma passiamo a un esempio pratico e non allontaniamoci dal nostro territorio, Legnago.
Poniamo ora il caso di un lavoratore della Sanità Pubblica, operante in un Reparto o Servizio della nostra ULSS 21, il cui datore di lavoro è quindi l’ASL 21, affetto da patologia di sospetta origine professionale che, per distrazione, forse, o chissà altro…di medici competenti, autorizzati, responsabili della sorveglianza sanitaria, dirigenti vari e co. non è stata denunciata…
Poniamo che questo lavoratore incappi, per miracolo, in un medico che, semplicemente espleti l’OBBLIGO DI DENUNCIA di SOSPETTA MALATTIA PROFESSIONALE TABELLATA, previsto dall’art. 39 della legge, DPR 1124/65.
Il lavoratore verrà contattato, per conto della Procura, per le indagini giudiziarie che lo riguardano, dallo SPISAL… immagino…
Ecco i riferimenti dello SPISAL territorialmente competente per Legnago:
SPISAL
Via Frattini, 48
37045 Legnago
e-mail: spisal21@aulsslegnago.it
AZIENDA ULSS N. 21 LEGNAGO
Certamente esiste una spiegazione che io non conosco.
Non sono un legale.
Non sono un medico del lavoro.
Sono una cittadina ignorante…
ma…
è accettabile e regolare che un’ASL sia responsabile di un’indagine su se stessa?
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